venerdì 20 settembre 2013

RUBRICA: I CEREALI (QUESTI SCONOSCIUTI) Puntata n. 1





Introduzione:
Molto spesso quando si parla genericamente di cereali il pensiero ci porta a visualizzare un bel piatto colmo di pasta fumante o una pagnotta di pane soffice e fragrante.
Nell’alimentazione moderna solo il frumento, ed in percentuale minore il riso ed il mais, sembrano essere riusciti  a conquistare un posto sulle nostre tavole.
Ma di questa importante famiglia fanno parte anche avena, miglio, farro, segale, orzo e grano saraceno (quest'ultimo solo per analogia, perché in realtà è una poligonacea e non una graminacea).
Per cereali s’intendono quelle piante di base dell’alimentazione umana che danno spighe e semi ricchi di amidi e forniscono energia di media o lunga durata al nostro corpo.
Ma l'uomo oltre ad utilizzarne una scarsa varietà, purtroppo, é solito raffinare i cereali perciò quelli che comunemente consumiamo risultano essere “impoveriti”.  Il processo di raffinazione, infatti, elimina una gran parte delle fibre, degli acidi grassi, delle vitamine del gruppo B, delle proteine ed altri importanti nutrimenti, mantenendo essenzialmente il solo contenuto di carboidrati.
La fibra assunta mangiando cereali integrali, al contrario, favorisce il buon funzionamento intestinale ed è importante nella prevenzione di alcune malattie, oltre a nutrire la flora intestinale: se consumati in chicco, i cereali integrali sono alimenti efficaci nelle diete ipocaloriche poiché aumentano il senso di sazietà e rilasciano l’energia in un modo più graduale.

Vista la loro versatilità in cucina, perché non cercare, quindi, di variarne il più possibile l'utilizzo  ed usare cereali e condimenti diversi, oltre a preferire (ove possibile) quelli integrali?

Il primo passo è sicuramente quello di imparare a conoscerli e, successivamente, di utilizzarli sbizzarrendosi ai fornelli.

Premessa:
Per poter digerire ed assimilare completamente i cereali è molto importante cuocerli bene e masticarli a lungo per garantirne un migliore assorbimento da parte dell’organismo.
Tutti i cereali, se cotti separatamente dal condimento, possono essere tranquillamente conservati 2-3 giorni in frigorifero.


IL RISO



Il riso è il cereale più tradizionale dell’Oriente e appartiene alla famiglia delle Graminacee. In Italia così come all’estero esistono moltissime varietà di riso (es: vialone nano, originario, baldo, basmati, venere… solo per citarne alcuni). 
Nella cucina macrobiotica il riso, consumato nella sua forma integrale, è considerato l’alimento più ricco ed equilibrato. Facilmente digeribile, il riso è privo di glutine ed é benefico per i polmoni, l’intestino crasso, il cervello ed il sistema nervoso.
Tra le altre proprietà occorre menzionare quella antiallergica, astringente, emolliente, energetica, nutritiva, rilassante, rinfrescante, stomachica. E’ inoltre consigliabile nei casi di colite, disbiosi ed altre patologie intestinali.

IL RISO INTEGRALE
Contiene grassi, proteine, vitamine (A, B, PP), minerali (calcio, fosforo, ferro, ma poco sodio) e carboidrati. Eccellente energetico, favorisce la crescita ed aiuta nelle fasi di stress, in presenza di infiammazioni e fermentazioni intestinali. Purifica e rinforza i polmoni ed è ideale in autunno.  E’ utile anche in caso di stitichezza. 

Cottura del riso integrale (ricetta base):
Lavate i chicchi sotto abbondante acqua corrente per rimuovere eventuali impurità. Quindi mettete riso e acqua in una pentola con fondo spesso (1 parte di riso e 2,5 o 3 parti di acqua a seconda che si desideri il riso più morbido oppure più sgranato)*. Aggiungete un pizzico di sale grosso integrale e coprite la pentola con un coperchio (se possibile trasparente), portate ad ebollizione a fuoco vivo. Quando inizierà a bollire abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere, coperto e senza mescolare, per circa 45 - 50 minuti. Lasciate riposare per 10 minuti prima di sollevare il coperchio.

* La proporzione tra riso e acqua così come i tempi di cottura possono variare leggermente a seconda della qualità del riso. E’ consigliabile, almeno all’inizio controllare spesso la cottura.

Crema di riso
Un piatto ideale per la prima colazione. Ricetta macrobiotica, consigliata anche per scopi medicinali, per persone debilitate o che hanno difficoltà ad ingoiare il cibo.

1 parte di riso integrale
4 parti di acqua
un pizzico di sale grosso integrale
malto di riso per dolcificare (facoltativo)

Sciacquate il riso sotto l’acqua corrente per rimuovere eventuali impurità, versatelo in una pentola a pressione e aggiungete l’acqua e il sale. Portate ad ebollizione a fiamma viva. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa un’ora e mezza. A cottura ultimata lasciate risposare per un po’, infine passate il riso con il passaverdure a trama fine. Aggiungete malto a piacere per dolcificare la crema di riso.

IL RISO SEMINTEGRALE
E’ il riso integrale al quale è stato tolto l’involucro esterno. Contiene ancora sali minerali, proteine, vitamine, benché in quantità ridotta rispetto al riso integrale. Lo si può consumare in alternativa a quello integrale, 1 o 2 volte alla settimana.

Cottura del riso semintegrale (ricetta base):
Lavate i chicchi in abbondante acqua corrente per rimuovere eventuali impurità. Mettete riso e acqua in una pentola a fondo spesso (1 parte di riso e 1,5 parti di acqua)*. Aggiungete un pizzico di sale grosso integrale e coprite la pentola con un coperchio (se possibile trasparente), portate ad ebollizione a fuoco vivo. Quando inizierà a bollire abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere, coperto e senza mescolare, per circa 15 - 20 minuti.

* La proporzione tra riso e acqua così come i tempi di cottura possono variare leggermente a seconda della qualità del riso. E’ consigliabile, almeno all’inizio controllare spesso la cottura.

IL RISO BIANCO
Il chicco di riso raffinato si compone prevalentemente di amido, che altro non è se non uno zucchero complesso. Elementi come proteine, fibra e vitalie (vitamine, sali minerali, oligoelementi, acidi grassi, ecc.) sono quasi del tutto assenti o poco significativi, poiché sono stati eliminati nel corso dei processi di raffinazione e brillatura. Il riso bianco andrebbe consumato con frequenza minore rispetto al riso integrale e semintegrale.

Cottura del riso bianco (ricetta base):
Lavate i chicchi in abbondante acqua corrente per rimuovere eventuali impurità e l’amido. Mettete riso e acqua in una pentola con fondo spesso (1 parte di riso e 1 parte di acqua)*. Aggiungete un pizzico di sale grosso integrale e coprite la pentola con un coperchio (se possibile trasparente), portate ad ebollizione a fuoco vivo. Quando inizierà a bollire abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere, coperto e senza mescolare, per circa 10 minuti. Lasciate riposare per 5-10 minuti prima di sollevare il coperchio.

* La proporzione tra riso e acqua così come i tempi di cottura possono variare leggermente a seconda della qualità del riso. E’ consigliabile, almeno all’inizio controllare spesso la cottura.

                                                                                                                                                 F.

Bibliografia:
  • Walter Pedrotti “I CEREALI proprietà, usi e virtù” 2003 Giunti
  • Noboru B. Muramoto “IL MEDICO DI SE STESSO. Manuale pratico di medicina orientale” 2002 Oriente Universale Economica Feltrinelli
  • Anna Villarini Giovanni Allegro “PREVENIRE I TUMORI MANGIANDO CON GUSTO” 2009 Sperling & Kupfer Editori
  • Dominque Rosel “IL CUCCHIAIO DI LEGNO 30 anni dopo. Un invito alla macrobiotica…e non solo” 2008 Edizioni Probios
  • Aveline Kushi & Alex Jack “GUIDA COMPLETA ALLA CUCINA MACROBIOTICA” 2002 Edizioni Mediterranee
  • Nico Valerio “L’ALIMENTAZIONE NATURALE” 1992 Arnoldo Mondadori Editore
  • Appunti personali “Corso di Cucina Macrobiotica organizzato da UPM Reggio Emilia


...ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA PUNTATA!   
                                                                                              

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