domenica 30 marzo 2014

RICORDI D'INFANZIA...LE PESCHE DOLCI

Ho visto la ricetta QUI ed è stato un salto all'indietro nel tempo.

Nel bene e nel male io sono il prodotto degli anni ottanta; a casa mia, oltre a tutti i dolci buonissimi preparati da mia madre, c'era sempre un posto in dispensa per "schifezze" tipo merendine e dolcetti industriali vari e le pesche dolci erano una delle mie merende preferite (...ovviamente dopo lo zabaione con il VOV...de gustibus ;) ).

Non le abbiamo mai preparate a casa, forse perché certe cose non pensi possano nascere da una ricetta riproducibile tranquillamente a casa, in maniera molto più sana e consapevole, ma nascano già incartate e nello scaffale del supermercato.

Ammetto, non sono il dolce più "salutare" che abbia mai preparato...la presenza dell'Alchermes e lo zucchero le penalizzano un po', ma ogni tanto i ricordi d'infanzia o le tradizioni prendono il sopravvento (l'ho scritto vero nel mio profilo che non mi piacciono gli estremismi?!).

A loro favore diciamo che questa ricetta (un po' diversa dall'originale) prevede pochi ingredienti e cercando di utilizzare materie prime di qualità (uova bio, farina 0 bio, crema di nocciole, ecc.) spero di averle rese un po' più "sostenibili". 
In ogni caso sono un dolcetto da concedersi una volta ogni tanto.

PESCHE DOLCI


Per comodità riporto la ricetta con le mie modifiche:

In dispensa
Ingredienti per 10 pesche

Per la frolla
300 g. di farina 0
100 g. di zucchero di canna PICAFLOR
95 g. di olio di semi di mais
1 uovo
scorza di 1 limone
Un pizzico di sale
Mezza bustina di cremor tartaro (8 g. circa)

Per il ripieno
Crema alla nocciola TEO BIA (nocciole 47%, zucchero di canna, cacao amaro)

Per la bagna
Alchermes

Per lo spolvero 
Zucchero di canna PICAFLOR



Ai fornelli

Versate tutti gli ingredienti in una ciotola ed amalgamate prima con una forchetta e, quando il composto inizierà a sbriciolarsi, con le mani. Non è necessario rendere il composto omogeneo, con il calore delle vostre mani non dovreste avere problemi a lavorarlo. Prelevate una piccola quantità e formate una pallina delle dimensioni di una noce. Adagiate le palline sulla leccarda, ricoperta da carta forno, ed infornate a 180°C per circa 15 minuti. Controllate la cottura, le pesche dovranno cuocersi ma non dorare. Sfornate e lasciate intiepidire qualche minuto.
Spalmate la crema di nocciole sulla base di un biscotto ed accoppiateli due a due. Passate velocemente i dolcetti accoppiati nell'alchermes e nello zucchero, quindi adagiateli nei pirottini e metteli in frigo per almeno un'ora prima di servirli.

Note e suggerimenti:

  • Ottime servite in compagnia di un caffè d'orzo o espresso.
  • Si conservano alcuni giorni in frigorifero ma consiglio di toglierli almeno un'ora prima di servirli



   
Nonostante l'alchermes le mie pesche dolci sono rimaste un po' pallide, giuro il gusto non ne ha risentito ;)


                                                                                                    F.

2 commenti:

  1. Accidenti… Che ricordi mi sono venuti in mente. Le proverò anche io, state sicure. Brave

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  2. Grazie per il tuo commento :) anche io sono rimasta colpita da tutti i ricordi che questo dolcetto ha scatenato. Proverò a scartabellare ancora nel cassetto dei ricordi, chissà che non salti fuori qualche altra ricetta "dimenticata" da replicare. Nel frattempo se qualcuno avesse delle ricette da suggerire, fatevi pure avanti! Alla prossima e grazie per continuare a seguirci

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