domenica 8 giugno 2014

RUBRICA : FRUTTA E VERDURA DEL MESE DI GIUGNO

E' arrivata!...in modo prorompente, ma è arriva. Sì, parlo dell'estate ovviamente, con il suo profumo intenso di tiglio in fiore e le sue serate vivaci...ora finalmente possiamo iniziare ad assaporare le primizie del nostro orto.

Nella dispensa del mese di Giugno...
 
FRUTTA
ALBICOCCHE
AMARENE
CILIEGIE
FRAGOLE
LAMPONI
MIRTILLI
MORE
NESPOLE
PESCHE
SUSINE
RIBES

VERDURA
AGLIO
ASPARAGI
BARBABIETOLA
BIETOLE
BROCCOLI
CARCIOFI
CAROTE
CAVOLFIORI
CAVOLI CAPPUCCI
CETRIOLI
CICORIE
CIPOLLE
COSTE
DAIKON
FIORI DI ZUCCA
INDIVIA
LATTUGA
ORTICA
PEPERONI
POMODORI
RAPANELLI
RAPE
RUCOLA
SCALOGNI
SEDANO
SPINACI
TARASSACO
ZUCCHINE

Piu' in specifico...

ZUCCHINE sono ortaggi ricchi di acqua, fibre e potassio. Dall'azione diuretica e leggermente lassativa, non devo mai mancare sulla ns tavola in questi mesi caldi. Le zucchine piccole si possono gustare crude, affettate sottili con olio e limone, come antipasto leggero ed estivo.

BASILICO  è il RE incontrastato dei piatti estivi: da consumare crudo, meglio non tagliarlo con il coltello ma solo con le mani o schiacciato nel mortaio affinché il suo profumo duri a lungo. Questo pianta aromatica ha inoltre funzioni digestive .

CETRIOLI dissetanti e diuretici, contengono oltre il 95% di acqua e sono ricchi di potassio e zolfo. Aiutano a reidratare l'organismo e depurarlo con una quota bassissma di calorie.

PEPERONI Grazie ai livelli record di Vitamina C, i peperoni svolgono un ruolo prezioso per l’alimentazione e per la salute, anche se consumati in piccole quantità (a crudo, come ingrediente in un’insalata mista) o cotti (nonostante la cottura po' arrivare a distruggere fino al 60% di vitamina C).
Una porzione di 50g di peperoni crudi contiene più di 60 mg di vitamina C, il 75% della razione giornaliera raccomandata (RDA). Vitamina C e Provitamina A sono due vitamine antiossidanti con molteplici effetti benefici sulla salute, sulla protezione e la prevenzione di diverse patologie: invecchiamento precoce, tumori e malattie cardiovascolari.
POMODORI da gustare al pieno in questa stagione! Ricchi di vitamine A e C e di licopene, uno degli antiossidanti più potenti contro i radicali liberi. Ottimi come aperitivo, anche cotti mantengono i loro benefici.

ALBICOCCHE ricche di fruttosio, potassio, magnesio, rame, vitamine A e C, sono un vero e proprio integratore alimentare. Ideali dopo lo sport o come merenda a meta' giornata. Inoltre hanno anche un'azione lassativa se consumate molto mature.

NESPOLE Le nespole sono costituite soprattutto da acqua, contengono inoltre minime quantità di carboidrati, grassi, proteine e fibre vegetali.  Le nespole contengono, inoltre vitamine del gruppo A, del gruppo B e sali minerali. Alle nespole vengono riconosciute proprietà diuretiche ed astringenti. Sono ritenute utili per la regolarizzazione delle funzioni intestinali, in particolar modo in caso di diarrea, enterite e dissenteria, con riferimento al frutto non ancora maturo. Al contrario, ai frutti maturi vengono attribuite proprietà lassative. Sono inoltre un blando antipiretico. La loro assunzione potrebbe dunque risultare utile in caso di febbre. Presentano un buon contenuto di vitamina C ed hanno un ottimo potere saziante.Tale caratteristica, assieme al loro scarso apporto calorico, le rende utili come alimento da assumere all'interno di un regime dietetico ipocalorico. I noccioli delle nespole non devono essere consumati e devono essere dunque scartati, in quanto contenenti sostanze ritenute tossiche per il nostro organismo. Ne viene però indicato l'utilizzo per la preparazione di uno speciale liquore.

Bibliografia:
  • Anna Villarini e Giovanni Allegro “Prevenire i tumori mangiando con gusto ”Edizioni Sperling Paperback "
  • Mensile “ CUCINA NATURALE” mese di Giugno  – edizione Tecniche Nuove spa
  • estratti da www.greenme.it

                                                                                                                                             E.

BICCHIERINI DI CREMA AL LIMONE VEGAN

La crema pasticciera è in assoluto uno tra i miei primi esperimenti in cucina. La fortuna di avere una nonna che allevava galline e la conseguente disponibilità di uova fresche tutti i giorni ha fatto si che i miei pomeriggi di bambina fossero allietati da super merende come zabaione e crema pasticciera. 

Crescendo le merende sono cambiate - così come i gusti - ma ricordo sempre con piacere quei pomeriggi d'inverno passati in casa a fare i compiti ed il profumo della crema che cuoceva in cucina. 

Oggi non sono una grande amante delle uova e del latte quindi la crema pasticciera la preparo raramente, solo come ingrediente per qualche dolce tradizionale. 

Durante un corso di pasticceria naturale ho scoperto la ricetta infallibile per preparare un'ottima crema al limone, che potete consumare così com'è oppure utilizzare nella preparazione di torte e dolci vegan.

Nel mio caso l'ho utilizzata come dessert mono porzione assieme a delle squisite albicocche che mi sono state regalate dalla vicina di casa...più km zero di così ;) 


BICCHIERINI DI CREMA AL LIMONE VEGAN 
con dadolata di albicocche e menta
per circa 8 bicchierini monoporzione

In dispensa:
per la crema al limone:
500 ml di latte di soia
40 g. di olio di girasole deodorato o mais
40 g. di farina 0
50 g. di zucchero picaflor
la buccia grattugiata di mezzo limone
la punta di un cucchiaino di vaniglia in polvere
la punta di un cucchiaino di curcuma

per la dadolata di albicocche:
4 albicocche di medie dimensioni
il succo di mezzo limone
2 cucchiaini di malto di riso (o 1 cucchiaino di zucchero se preferite)
menta essiccata a piacere

per la decorazione:
pistacchi di Bronte tostati

Ai fornelli:
Prima di tutto preparate la crema al limone: versate il latte di soia in una pentola e portate ad ebollizione. Nel frattempo versate l'olio in un'altra pentola e appena è caldo versate la farina per farla tostare. Per verificare quando l'olio è pronto prendete un pizzico di farina e versatelo nella pentola, se inizia a "friggere" potete procedere. Mescolate con la frusta ed aggiungete la punta di un cucchiaino di curcuma. Quando il latte sarà in ebollizione versatelo sulla farina e mescolate bene con la frusta per evitare che si formino grumi. Aggiungete la vaniglia, la scorza di limone, lo zucchero e continuate a mescolare per qualche minuto.

Mentre la crema al limone si raffredda tagliate le albicocche a dadini di piccole dimensioni e irrorateli con il succo di limone e il malto. Sbriciolate qualche fogliolina di menta secca, o se disponibile, tritate qualche foglia di menta fresca ed aggiungetele alle albicocche, mescolate per permettere al malto di sciogliersi.

Tostate i pistacchi in una padella antiaderente e tritateli grossolanamente al coltello.

Componete i vostri bicchierini con un primo strato di dadolata di albicocche ricoperto dalla crema al limone, continuate con un terzo strato di dadolata di albicocche e di nuovo la crema al limone. Decorate con la granella di pistacchi.

Note e suggerimenti:
  • La crema al limone può essere gustata in molti modi diversi, potete servirla con scaglie di cioccolato, macedonia, granella di nocciole, fragole, ecc.
  • Se desierate aumentare la consistenza della crema potete aumentare la quantità di farina fino a 50 g. Tuttavia vi consiglio di fare prima una prova perché la crema vegan tende a solidificarsi col tempo e raggiunge una consistenza un po' diversa dalla classica crema pasticciera.
  • Naturalmente potete utilizzare la crema così ottenuta per farcire torte di frutta, crostate, ecc.




                                                                                                             F.


venerdì 30 maggio 2014

DALLA TRADIZIONE REGGIANA.....I TORTELLI VERDI

Parlando di tradizione, senza perdere di vista il mangiar sano, come non postare un classico della cucina emiliana...i TORTELLI VERDI.

Si, proprio quelli che di solito si mangiano solamente a casa di nonne, mamme, suocere e zie perché si ha la convinzione che la loro preparazione richieda troppo tempo e fatica. Ed invece, se si comincia la lavorazione con una piacevole gita volta al reperimento delle materie prime in giro per mercatini bio ed acquisti presso caseifici locali, la giornata assume già una dimensione diversa...





In dispensa
per il ripieno
1,5 kg di bietole
Parmigiano Reggiano
ricotta
cipolla
aglio
noce moscata
sale
olio EVO

per la pasta
250 g di farina di grano tenero tipo 0
50 g di semola di grano duro
3 uova biologiche da galline allevate a terra
sale





Ai fornelli
Pulire le bietole eliminando le coste (che non sono da buttare mi raccomando! Potete utilizzarle per cucinare un contorno sano e gustoso) e lavando le foglie diverse volte in acqua fredda fino a quando non rimarrà più' alcuna traccia di terra. 

Cuocete le bietole al vapore con un po' di sale fino a quando non risulteranno morbide (circa 10-15 minuti). Una volta cotte, mettetele in uno scolapasta a raffreddare. A questo punto potete strizzarle con le mani, prelevandone una piccola quantità per volta e tritarle.

Scaldate una padella con un goccio di olio EVO, aggiungete un trito di cipolla ed uno spicchio di aglio e poco dopo le bietole tritate. fate rosolare per circa una decina di minuti fino a quando le bietole non si saranno insaporite per bene mescolando di tanto in tanto.

Spegnete il fuoco, eliminate l'aglio e fate raffreddare le bietole a temperatura ambiente.
A questo punto potete aggiungere alle bietole la ricotta, il Parmigiano Reggiano e la noce moscata secondo il vostro gusto regolando anche di sale e pepe.

Una volta amalgamato il ripieno lasciatelo riposare e passate alla sfoglia!








Sistemate a fontana la farina, aggiungete le tre uova, un pizzico si sale ed impastate fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. 

Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare una mezz'oretta circa.












Prelevate di volta in volta piccole porzioni di pasta da tirare in strisce con il mattarello o con la macchinetta.

Mi raccomando, tirate una striscia alla volta affinché la pasta non secchi!

Con l'aiuto di due cucchiai sistemate, a distanza regolare, piccole quantità (circa mezzo cucchiaio) di ripieno sulla pasta e poi ripiegate su se stessa la pasta premendo bene i bordi del ripieno con le dita per eliminare l'aria e poi tagliate con la rotellina i tortelli.

Una volta pronti i tortelli, disponeteli su dei vassoi di cartone infarinati.




Per la cottura mettete un bel pentolone pieno di acqua sul fuoco (aggiungete il sale secondo i vostri gusti), abbassate il fuoco e versate delicatamente i tortelli uno ad uno nella pentola che bolle. Quando iniziano a venire a galla controllate la pasta per verificare la cottura e quando risulteranno cotti dovrete scolarli con il mestolo forato.




Potete condire i tortelli a vostro piacimento, anche solo con olio EVO, Parmigiano reggiano e salvia sono ottimi!

In alternativa potete riscaldare in un pentolino della panna di riso/soya/avena (a vostro gusto) con qualche cucchiaio di latte di soya, aggiungete sale, pepe, noce moscata e quando é calda potete versarla sui tortelli. 

Avete un week end lungo davanti per fare le prove...BUON LAVORO E BUON APPETITO!


S.




domenica 25 maggio 2014

PANINI PER LA COLAZIONE

Bangkok, albergo di una nota catena europea...colazione a buffet con praticamente ogni ben di Dio: noodles vari, zuppette piccanti, riso jasmine, uova e bacon, pancakes e croissant, frutta fresca...ma quanto mi sono mancati questi panini fatti con la pasta madre :)




In dispensa
per n. 5 panini:
225 g. di farina 0
45 g. di lievito madre
25 g. di olio di semi di mais
un pizzico di vaniglia in polvere
scorza essiccata di un arancio
110 ml di latte di riso
25 g. di zucchero di canna integrale
15 g. di malto di riso

per la farcitura:
Crema alla nocciola TEO BIA (nocciola 47%, zucchero di canna, cacao amaro)

Ai fornelli

Per sfornare i panini in tempo utile per la colazione, ho seguito circa questi orari: 
- ore 8:00 del giorno precedente: rinfresco della pasta madre
- ore 18:00 dello stesso giorno: impasto dei panini
- ore 01:00: seconda lievitazione dei panini
- ore 07:00 dello stesso giorno: cottura
- ore 07:15: colazione!

Prima di tutto rinfrescate la pasta madre. 
Per il rinfresco ho utilizzato la seguente dose:
- 25 g. di pasta madre
- 90 g. di acqua tiepida 
- farina quanto basta per impastare

Versate la pasta madre in una ciotola, nel frattempo scaldate l'acqua in un pentolino e versatela nella ciotola. Mescolate con le mani fino a quando la pasta madre si dissolve. Versate la farina un po' alla volta fino a quando otterrete un impasto non troppo appiccicoso. Impastate a mano per almeno 15 minuti. Mettete a riposare la pasta madre dentro ad un vaso di vetro chiuso ma non sigillato e al riparo dalle correnti d'aria, coperto da un panno, per almeno 8 ore.

Prelevate 45 g. di pasta madre rinfrescata e rimettete il resto in frigorifero. Versate la pasta madre in una ciotola e aggiungete una parte del latte di riso tiepido, mescolate per sciogliere la pasta madre. Aggiungete la vaniglia, le scorze d'arancia, lo zucchero, il malto e successivamente l'olio ed il latte di riso avanzato. Mescolate tutti gli ingredienti ed impastate fino ad ottenere un impasto liscio.
Prendete una ciotola in ceramica, versateci una spolverata di farina sul fondo e mettete l'impasto a riposare per circa 8 ore coperto da un telo, al riparo dall'aria corrente.
Prima di andare a dormire prendete l'impasto (che dovrà essere almeno raddoppiato), lavoratelo un pò e stendetelo con il matterello (aggiungendo un po' di farina se necessario). Formate i vostri panini con un coppapasta (oppure un bicchiere) assicurandovi che i cerchi siano alti almeno un centimetro, dopodiché stendeteli sulla leccarda coperta da carta forno. 

Coprite la leccarda con un canovaccio e lasciate lievitare i panini ancora per circa 6 ore (o finchè non raddoppiano di volume).
A questo punto preriscaldate il forno a 180°C e cuoceteli per circa 15' facendo attenzione che non diventino troppo scuri. 
Sfornate i panini e farciteli come preferite. Nel mio caso ho utilizzato della crema alle nocciole spalmabile. Che dire...D-I-V-I-N-I...non farei a cambio con nessuna colazione ciclopica da hotel 4 stelle! :)

Per la cronaca...nonostante la situazione un po' instabile, tutto ok a Bangkok e sono rientrata in Italia sana e salva.

Il ricordo più bello a tavola? Sicuramente il coconut sticky rice servito con un mango che era la fine del mondo! 







 F.